23 Marzo 2020

Gentili Colleghi,

nel recente trascorso weekend la necessità di intervenire con urgenza nel tentativo di porre un freno alla diffusione del contagio ha creato un corto circuito normativo soprattutto per la nostra Regione.

Al momento la Regione ha fornito “Chiarimenti di interesse generale“ al decreto n.34 del 21/3/2020  per cui con riferimento alla chiusura degli uffici professionali viene incentivato il lavoro agile in tutti i casi possibili, fatti salvi quelli ove sia necessario il rispetto dei termini perentori di scadenza e tale necessità non possa essere ovviata attraverso il lavoro agile stesso. A mero titolo esemplificativo, sono da considerarsi quali “termini perentori” tutte quelle scadenze che i vari DCPM non hanno prorogato o hanno prorogato entro il termine di scadenza del Decreto in oggetto (3 aprile).

Nel rispetto dell’Ordinanza del Ministro della Salute e del Ministro dell’Interno del 22/3/2020:

–          I collaboratori e i dipendenti in smart- working potranno recarsi negli studi professionali e trattenersi per il solo tempo necessario per il ritiro e la consegna dei documenti

–          I professionisti non possono incontrare i propri clienti presso gli studi se non nel caso di assoluta necessità, e devono privilegiare le consulenze mediante strumenti di comunicazione a distanza

–          Le attività indifferibili ed urgenti sono individuate sulla base della autonoma e insindacabile valutazione del professionista coperta da segreto professionale, nel rispetto comunque, degli obblighi di prevenzione del contagio da COVID 19 previsti dalla normativa attualmente vigente.

–          Il professionista può recarsi presso gli uffici postali al fine dell’invio e/o ritiro della corrispondenza.

Vi sono circostanziate ragioni per ritenere la prevalenza del DPCM 22 marzo 2020 sull’ordinanza regionale con esclusivo riferimento alle medesime fattispecie e ciò sulla base della lettura dell’art. 3 D.L. 6/2020 convertito nella L.13/2020, al quale si rimanda.

Vi aggiorneremo tempestivamente su ulteriori indicazioni della Regione.

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Il Tribunale di CUNEO ha emanato le prime disposizioni urgenti in esecuzione del DL. 11/20 con aggiornamento a seguito del D.L. 18/2020 delle successive disposizioni e governative e del Decreto del presidente della Giunta Regionale del Piemonte del 21/3/20, n. 34. Anche per le udienze indifferibili é previsto che il Giudice – valutato il singolo caso e tenuto conto del divieto di assembramento e della necessità di evitare il più possibile le occasioni di contatto tra le persone – possa, compatibilmente con l’urgenza, disporne comunque il rinvio specie laddove non siano utilizzabili modalità telematiche.

Con riferimento al periodo ROSSO identificato sino al 15 aprile 2020 e limitatamente all’attività giudiziaria non sospesa, l’accesso ai servizi del Tribunale potrà avvenire solo per atti indifferibili e solo previa prenotazione, anche a mezzo di comunicazione telefonica e telematica. Sempre per il suddetto periodo è disposta la chiusura per il giorno del sabato dell’ UNEP ( con reperibilità telefonica del Dirigente o di uno o più sostituti) e degli Uffici del Giudice di Pace di Mondovì e Saluzzo in considerazione della sospensione di tutti i termini processuali e dell’assenza di competenza in materia di convalida in materia di espulsione  (per lo stesso motivo non si dispone, invece, la chiusura dell’ufficio del GDP di Cuneo).

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Da ultimo si segnala che anche la Corte d’Appello di Torino con protocollo 20 marzo 2020 ha convenuto che sino al 15/4/20 e salvo ulteriori proroghe non sono consentiti da parte degli avvocati i depositi di atti che non concernano direttamente i procedimenti non sospesi, sia nel settore civile che nel settore penale.

Cordiali Saluti.

 

Il Presidente

Avv. Claudio Massa

Il Consigliere Segretario

Avv. Tiziana Marraffa

Modificato: 8 Aprile 2021