2 Marzo 2021

1) Interruzioni servizi PST-PCT-PDP 2) Accesso con SPID al PST 3) Novità depositi penali con PDP

Cari Colleghi, segnalo quanto segue.

1) In questi giorni i portali ministeriali per i servizi civili e penali (PST e PDP) stanno presentando rallentamenti e disservizi: oggi pomeriggio poi, senza alcun avviso ministeriale, il PST (e quindi anche al PDP per il penale) è risultato non accessibile. Poco fa è giunta un’informale conferma di ripetute cadute di tensione sulla rete elettrica che alimenta il complesso del datacenter di Roma (Balduina) e di possibili interruzioni di servizi o rallentamenti. Intanto sono giunte anche pec di esiti automatici dei depositi con l’ormai noto messaggio di errore E0401 (“Il Mittente del messaggio non è autorizzato al Processo Telematico”): è opportuno, come di consueto, non ridepositare, per non intasare le cancellerie di duplicati dei depositi, che dovrebbero essere tutti recuperati al termine dell’interruzione. In caso di necessità, si potrà presentare istanza di rimessione in termini producendo le prime due o tre ricevute pec.

2) Dal 27 febbraio 2021 è finalmente possibile accedere al Portale Servizi Telematici (PST), e quindi anche al Portale Deposito atti Penali (PDP), tramite credenziali SPID, da qualsiasi dispositivo fisso o mobile senza necessità di chiavetta di firma digitale. Sono stati segnalati problemi con SPID rilasciato da alcuni fornitori (Namirial, Spiditalia e Sielte; con Poste non ne ho incontrati), che si auspica saranno risolti a breve.

3) Dopo un confronto con la Procura, indico alcuni suggerimenti che vorrete seguire, per agevolare il lavoro delle segreterie e nostro quanto ai depositi penali tramite PDP. E’ opportuno, per evitare anomalie, che l’atto principale firmato digitalmente sia sempre un PDF nativo non scansionato, anche nei casi (nomina, revoca, procura speciale, denuncia, querela) in cui invece tale possibilità è normativamente ammessa. In queste ultime ipotesi si potrà utilizzare una nota di deposito cui allegare i predetti atti. Nel caso in cui vi siano documenti allegati, in particolare con le querele, dovranno essere tutti scansionati in un unico pdf (diversamente dalle abitudini civilistiche), per semplificare le successive stampe cartacee, ancora necessarie. Rammento che le recenti specifiche tecniche del 24/2, che hanno sostituito con qualche modifica quelle precedenti illustrate al convegno, hanno addirittura previsto le dimensioni del PDF per alcuni atti (cm 21,00 per 29,70, il classico formato A4), quelle complessive del deposito (30 MB) e le modalità per le scansioni (in bianco e nero con risoluzione di 200 dpi).

Cordiali saluti a tutti.

COMMISSIONE INFORMATICA COA CUNEO

Il referente avv. Fabrizio Testa

Modificato: 8 Aprile 2021